- Metodi Scientifici
L’occhio umano vede soltanto una parte della vasta gamma delle onde elettromagnetiche: la porzione del “visibile”. Ma a lunghezze d’onda ...
Vi sono differenti modi di procedere per verificare l’Autenticità dei Dipinti:
L’insieme dei risultati stilistici, materici e scientifici permetterà di riconoscere la compatibilità del dipinto con i dati presunti oppure la sua non autenticità.
Ogni buon pittore ha iniziato la sua carriera copiando i grandi maestri del passato. Sin dall’antichità, copie oneste servivano ai giovani artisti a fine di studio e senza tali copie, la nostra conoscenza delle culture del passato sarebbe incompleta.
La richiesta di oggetti antichi autentici supera l’offerta del mercato dell’antiquariato e questo trend è destinato a crescere. È importante rivalutare le buone copie invece di produrre falsi. La firma dell’autore è spesso sopravalutata come prova di autenticità, ma non è sufficiente.
La maggior parte dei pittori affermati aveva botteghe in cui venivano prodotte copie dei dipinti più importanti e riconoscere l’opera del maestro da quella della bottega non sempre è facile.
Leonardo Da Vinci ne è un esempio con la sua “La Vergine delle rocce” di cui esistono almeno quattro versioni con attribuzioni diverse. La quarta tela attribuita ad un pittore sconosciuto dimostra che molti artisti possono avvicinarsi alla qualità dei grandi maestri, aumentando l’incertezza nell’attribuzione.
Attraverso le sue moderne apparecchiature, il laboratorio del Museo d’Arte e Scienza è in grado di verificare la compatibilità di un’opera d’arte con un determinato periodo storico.
Sarà quindi possibile, per esempio, riconoscere un dipinto del ‘600 da una copia ottocentesca o da una sua riproduzione ancora più recente.
Il laboratorio del Museo d’Arte e Scienza è in grado di effettuare analisi con la riflettografia infrarossa, con la luce di Wood, con il microscopio stereoscopico, con la spettroscopia IR, con la spettrotometria XRF e con altre tecniche strumentali.
Un esempio di indagine scientifica
eseguita con i metodi e gli strumenti del laboratorio del MAS su un dipinto del 1750, scuola tedesca, autore ignoto, titolo “Anna Selbtritt”.
1 e 2 | Datazione Spettroscopica IR del legno
Per la datazione del telaio, della tavola lignea o della cornice di un dipinto.
3.4 | Analisi Microscopica
5 | Valutazione delle proprietà fisiche della materia
6 | Fluorescenza indotta da luce UV
Permette di valutare la posizione e l’entità di restauri, ritocchi e ridipinture, e di riconoscere diverse sostanze fluorescenti.
7,8 e 9 | Riflettografia Infrarossa
Permette di studiare in profondità il dipinto evidenziando disegni sottostanti, ripensamenti o quadrettature. Permette inoltre di riconoscere restauri eseguiti con materiali differenti e di aumentare la leggibilità di alcune aree del dipinto.
10 | Analisi Spettroscopica IR e Spettrofotometrica XRF
Permettono di analizzare diversi materiali per verificarne la compatibilità con il periodo storico presunto: pigmenti, leganti, colle e vernici. (togliere Minime quantità di campione necessarie).
Le icone offrono un valido esempio di come la sola valutazione stilistica non sia sufficiente per definire la data di esecuzione di un dipinto. Sebbene dal punto di vista storico-artistico esistano ben distinguibili correnti pittoriche, gli stili ed i temi più famosi furono copiati anche in epoche successive. Solo la datazione del legno permette quindi una chiara e certa classificazione.
Una sezione di approfondimenti sulle metodologie scientifiche applicabili ai dipinti antichi.
UN PROGETTO DI:
MUSEO ARTE SCIENZA MILANO
Via Quintino Sella, 4, 20121 Milano MI