
Spettrografia IR
La Spettroscopia infrarossa viene utilizzata da decenni in tutto il mondo dalle aziende chimiche e farmaceutiche. Ora il laboratorio del ...
L’avorio è stato una delle prime materie prime utilizzate dall’uomo per la sua bellezza e la sua durezza. Originariamente ottenuto dalla zanna d’elefante, il termine si è poi esteso ad altre parti del corpo di animali come denti, corna e ossa.
Per determinare l’autenticità dell’avorio, è importante identificare il tipo di materiale utilizzato, che può variare dalla preziosa zanna d’elefante alla plastica.
La valutazione dell’età e della qualità dell’incisione sono anche fattori importanti da considerare.
Ciò richiede un’analisi dettagliata, come da parte di esperti per garantire l’autenticità dell’oggetto.
L’avorio può essere facilmente riconosciuto come autentico grazie all’analisi spettroscopica, anche per distinguerlo dai materiali sintetici.
L’uso della spettroscopia infrarossa consente di distinguere in modo chiaro le sostanze inorganiche da quelle organiche e di misurare le loro modificazioni con il passare del tempo.
La datazione dell’avorio richiede l’invio di un campione al laboratorio specializzato.
A volte vengono erroneamente fatte rientrare nella categoria dell’avorio, oltre alle zanne degli elefanti, le corna di altri animali e alcuni tipi di ossa.
Inoltre oggi vengono prodotti materiali sintetici sempre più perfetti che otticamente non si distinguono dall’avorio.
Tutti questi materiali sono composti da molecole distinte che si possono riconoscere facilmente e chiaramente con l’analisi spettroscopica (vedi fig. a sinistra).
Per effettuare l’analisi è sufficiente prelevare pochi milligrammi di materiale (con una fine fresa) ed inviare il campione per posta ad un laboratorio specializzato.
Per l’avorio autentico è possibile effettuare un’analisi per stabilire l’età, ma il procedimento è più complicato in quanto per il prelievo del campione è necessario portare o spedire l’oggetto al laboratorio centrale del Museo Arte Scienza a Milano dove verrà trattenuto per massimo mezz’ora.
Tutti gli avori si distinguono per la loro durezza, compattezza, brillantezza e resistenza, caratteristiche dovute alla loro composizione chimica. L’elemento predominante è rappresentato da materiali inorganici come fosfato e fluoruro di calcio, la cui età non è misurabile. Sono presenti inoltre sostanze organiche che subiscono alterazioni con il passare del tempo secondo leggi biologiche.
L’analisi con la spettroscopia infrarossa evidenzia le molecole presenti nella materia permettendo di distinguere in modo chiaro le sostanze inorganiche da quelle organiche dell’avorio. Per queste ultime possono essere applicati i metodi analitici per la datazione in modo mirato a molecole selezionate e misurabili.
Una sezione di approfondimenti sulle metodologie scientifiche applicabili all’avorio
UN PROGETTO DI:
MUSEO ARTE SCIENZA MILANO
Via Quintino Sella, 4, 20121 Milano MI