- Metodi Scientifici
La Spettroscopia infrarossa (detta anche Spettroscopia FT-IR) riconosce i legami chimici e quindi le molecole di numerosissime sostanze e per ...
L’avorio è stato uno dei primi materiali utilizzati dall’uomo per la sua bellezza e la sua durezza. E’ ottenuto dalla zanna d’elefante, ma il termine è a volte esteso anche ad altri materiali simili come denti di altri animali, corna e ossa.
Per determinare l’autenticità dell’avorio, è importante identificare innanzitutto il tipo di materiale utilizzato, che può variare dalla preziosa zanna d’elefante alla plastica passando per numerosi altri possibili sostituti.
La valutazione dell’età e della qualità dell’incisione sono anche fattori importanti da considerare: da tenere bene presente che l’elefante è stato inserito nella lista delle specie in via di estinzione (convenzione CITES ratificata da numerossimi stati) dal 1973 e tutti gli oggetti in avorio realizzati dopo tale data sono illegali .
Ciò richiede un’analisi accurata da parte di esperti per garantire l’autenticità dell’oggetto.
L’avorio può essere facilmente riconosciuto grazie all’analisi spettroscopica, anche per distinguerlo dai materiali sintetici o da altre imitazioni.
L’uso della spettroscopia infrarossa consente di distinguere in modo chiaro le sostanze inorganiche da quelle organiche e di misurare le loro modificazioni con il passare del tempo.
A volte vengono erroneamente fatte rientrare nella categoria dell’avorio, oltre alle zanne degli elefanti, le corna di altri animali e alcuni tipi di ossa.
Inoltre oggi vengono prodotti materiali sintetici sempre più perfetti che ad occhio nudo è difficile distinguere dall’avorio.
Tutti questi materiali sono composti da molecole specifiche che si possono riconoscere facilmente e chiaramente con l’analisi spettroscopica (vedi fig. a sinistra).
Per effettuare l’analisi è necessario portare l’oggetto presso un laboratorio specializzato come quello del MAS.
L’avorio può essere datato scientificamente: con il metodo del C14 o con la Spettroscopia FT-IR. Entrambi validi ma con le loro specificità, accuratezza e periodi di applicabilità.
Tutti gli avori si distinguono per la loro durezza, compattezza, brillantezza e resistenza, caratteristiche dovute alla loro composizione chimica. L’elemento predominante è rappresentato da materiali inorganici come fosfato e fluoruro di calcio, la cui età non è misurabile. Sono presenti inoltre sostanze organiche come il collagene e l’elastina che subiscono alterazioni con il passare del tempo secondo leggi biologiche.
L’avorio può essere datato attraverso la componente organica con il Carbonio 14 o con la spettroscopia infrarossa che misura i cambiamenti della parte organica rispetto a quella inorganica.
Una sezione di approfondimenti sulle metodologie scientifiche applicabili all’avorio
UN PROGETTO DI:
MUSEO ARTE SCIENZA MILANO
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